Il settore del controllo accessi con serrature elettroniche e digitali sta evolvendo per rispondere alla crescente attenzione alla sicurezza dei dati e alla privacy degli utenti.
Le soluzioni più intelligenti e high-tech, infatti, consentono una gestione centralizzata degli accessi, permettendo ai responsabili della sicurezza di monitorare e controllare gli ingressi da una piattaforma unificata. Questo può richiedere quindi l'integrazione con sistemi di gestione dell'identità e dell'accesso (IAM), come Active Directory o LDAP, e la possibilità di generare report sulle attività di accesso. Altre soluzioni vedono, poi, l’utilizzo di applicazioni mobili, facendo sì che gli utenti possano sbloccare accessi a distanza.
È dunque importante che tali applicativi siano progettati per tutelare i dati, utilizzando ad esempio protocolli di autenticazione avanzati e la crittografia end-to-end. Questo richiede dunque la scelta di tecnologie sofisticate, procedure di sicurezza robuste e una gestione attenta e responsabile delle informazioni raccolte.
Oggi sono molte le tecnologie disponibili per migliorare la sicurezza dei dati nel settore del controllo accessi. Ad esempio, le serrature digitali possono essere dotate di autenticazione a due fattori, che richiede la verifica di un secondo fattore, come un codice PIN o un'impronta digitale, oltre all'identificazione del dispositivo. Inoltre, le serrature digitali possono essere dotate di crittografia avanzata per proteggere i dati trasmessi tra il dispositivo di controllo e la serratura stessa.
Come è cambiato e come sta cambiando il settore del controllo accessi con la serratura elettronica e digitale, anche in relazione alla e gestione e tutela dei dati? Ce ne parlano CISA, DOM e DORMAKABA, già iscritte a SICUREZZA 2023.
Per Maurizio Marguccio, Country Manager di CISA, è importante garantire agli utenti finali che le soluzioni di controllo accesso elettronico, gestibili anche tramite smartphone, offrano la stessa sicurezza e affidabilità delle serrature meccaniche, che CISA stessa produce. “La sicurezza meccanica – afferma- consolidata da un secolo di esperienza, è garantita anche dal laboratorio prove interno di CISA, unico nel settore ad essere accreditato da Accredia, che ospita sia esperti in sicurezza meccanica, sia esperti in cybersecurity che collaborano con associazioni europee per creare standard di sicurezza. CISA, quindi, è coinvolta a tutti i livelli della catena della sicurezza. Per quel che concerne la protezione dei dati personali, CISA garantisce la crittografia delle comunicazioni tra dispositivi e sistemi di controllo, in conformità agli standard più elevati, come l'ETSI EN 303645, per prevenire attacchi ai dispositivi intelligenti. Gli utenti possono così gestire gli accessi in modo sicuro utilizzando smartphone, dispositivi smart, internet e il cloud. Nel residenziale, per esempio, la soluzione CISA DOMO Connexa offre un percorso completo verso casa con dispositivi per l'apertura da vicino e da remoto di cancello pedonale, portone del condominio e porta di casa anche via smartphone. Nel non residenziale, soluzioni complete come cilindri e maniglie elettroniche, controller, software e app dedicate, consentono di controllare e gestire ogni tipo di accesso e segnale elettrico”.
Come riporta Mauro Daga, Direttore Generale di Dormakaba Italia: “La sicurezza fisica sta andando sempre più nella direzione di coesistenza con le tecnologie logiche tipiche del mondo informatico. Questo consente di avere maggiore facilità gestionale, flessibilità delle soluzioni e applicabilità in contesti sempre più specifici; si pensi alle nostre soluzioni entry-level Evolo Smart ed Exivo ideate per piccoli ambienti privati e B&B.
Allo stesso tempo, tuttavia, l’esposizione a minacce e insidie esterne aumenta, a scapito della sicurezza globale dell’utilizzatore finale, il tutto con dei ritmi incalzanti che allertano il mondo.
In tal senso, dormakaba e tutti gli attori del settore di riferimento, si impegnano nel porre la massima attenzione nella progettazione delle soluzioni, dei prodotti e dei servizi digitali affinché possano offrire ai propri clienti la garanzia della security, della safety e della privacy degli utilizzatori, nonché l’armonizzazione delle stesse in base ai contesti di utilizzo, come nel caso del nuovo arrivato sistema SafeRoute per porte di sicurezza e vie di fuga.”
Secondo Roberto De Gregorio, Marketing DOM-CR, infine, sono fondamentali le certificazioni, la differenziazione dei contesti di archiviazione dei dati e soprattutto strumenti di alta tecnologia: “Lo scopo è coniugare alti standard di sicurezza degli edifici garantendo allo stesso modo la tutela dei dati personali. Per questa ragione i sistemi DOM sono certificati secondo i più alti standard di sicurezza: qualità tedesca, in un paese dove la protezione della privacy raggiunge valori molto alti. I nostri prodotti elettronici, infatti, sono testati e raccomandati dalle maggiori organizzazioni governative europee. L’evoluzione di questi prodotti determina anche la coesistenza di differenti contesti in cui i dati sono contenuti: nel sistema controllo accessi DOM Tapkey i dati sono nel cloud mentre nel sistema DOM ENiQ sono in possesso dell’amministratore nel suo smartphone. Si tratta comunque di avere, come DOM, la tecnologia necessaria per prevenire situazioni che potrebbero, anche potenzialmente, portare a dei data breach”.
Fiera Milano ha presentato il nuovo Osservatorio MIBA, realizzato dal Politecnico di Milano, per analizzare trend e scenari del “costruito”, un settor ...
Continua a leggereDue aziende leader nel settore, DAB Sistemi Integrati e Crisma Security, hanno condiviso con noi la loro visione sull'evoluzione della security ed evi ...
Continua a leggereIn un contesto in cui le crisi possono passare dal fisico al digitale in pochi istanti, predisporre strategie integrate di sicurezza è essenziale. La ...
Continua a leggere