L’emergenza sanitaria ha reso evidente il valore della percezione del rischio e della sua prevenzione e oggi più che mai c’è l’opportunità di dimostrare che investire in prevenzione e protezione è importante, perché il rischio può comportare costi probabilmente più elevati.
Le principali associazioni di settore sono concordi nel vedere una occasione unica di diffondere una nuova “cultura della sicurezza”, rafforzata anche da una maggiore accettazione delle tecnologie nella quotidianità. Ma la soluzione non può essere solo puntare sui prodotti e le soluzioni oggi maggiormente richiesti: l’evoluzione tecnologica, le normative e gli stessi costi cambiano troppo velocemente. Il vero valore aggiunto è la professionalità, un “fattore umano” indispensabile per ottimizzare in modo corretto le risorse verso sistemi efficienti. Capacità di valutare, sintetizzare, trovare l’equilibrio tra rischio e investimento, definire procedure condivise da applicare in caso di emergenza: concetti che sono diventati familiari a molti in questi mesi, sono da sempre le caratteristiche dei professionisti della security, chiamati oggi più che mai a investire su se stessi e a fare della formazione continua l’elemento distintivo della loro professionalità.
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