Con la crescente diffusione di digitalizzazione e tecnologie integrate, il settore Sicurezza e Antincendio si sta aprendo a nuove prospettive, sia attraverso modalità applicative alternative, sia convergendo verso mercati diversi. Tali cambiamenti non possono che avere ripercussioni decisive sui professionisti di Security e Fire, il cui aggiornamento è oggi più che mai necessario, sia in termini di business model, che in relazione alla formazione delle risorse.
Come sta cambiando il mercato e la sua domanda, quali azioni si possono intraprendere per risolvere il problema delle figure professionali mancanti? Qual è il ruolo di fiera SICUREZZA in questo particolare momento?
Ci siamo confrontati con Giulio Iucci, Presidente ANIE Sicurezza, e Raffaele De Astis, Presidente di Assosicurezza, che ci hanno fornito la loro visione.
Per Iucci “Il mercato sta evolvendo in modo esponenziale negli ultimi anni grazie alla digitalizzazione, principale driver di questo cambiamento. Tale fenomeno coinvolge sistemi e soluzioni, anche in settori affini, e porta all'interconnessione di diversi mondi. È quindi necessario sviluppare nuove competenze professionali per affrontare questa sfida. […] È fondamentale avere capacità architetturale e professionalità adeguate, ma si evidenzia una discrepanza tra la domanda e l'offerta di lavoro, specialmente nel settore STEM. Concause alla mancanza delle professionalità sono la bassa natalità degli ultimi vent’anni, oltre che la presenza di altri settori professionali molto più appealing rispetto a quello tecnico della sicurezza o dell’automazione. D’altra parte, in Italia, spesso le università formano persone preparate ma non sempre competenti per affrontare il mercato. Per colmare questa lacuna, ANIE Sicurezza ha mappato scuole ITS (Istituti Tecnici Superiori) e stretto accordi con numerosi Atenei per creare corsi specialistici mirati. Unito a questo, è necessario formare i formatori, perché è nostro dovere preparare professionalità che non siano solo preparate ma anche valide e pronte ad affrontare il mercato e in linea con i nuovi sviluppi del settore”.
Come dichiara poi De Astis “Il contesto nel quale ci stiamo tutti muovendo, e pertanto anche chi opera nel mondo della Sicurezza, è indubbiamente in rapida e costante evoluzione. Basti pensare a come in pochi mesi siano emerse novità impattanti come Chat GPT o l’utilizzo sempre più massivo dei droni, per esempio, per il trasporto merci. La domanda cambia quindi in relazione al progresso tecnologico e aggiungerei anche per un affiancamento generazionale dei player nei vari anelli della catena. Resta importante in tale contesto mantenere alto il livello professionale di tutta la filiera sia riguardo alle tecnologie ma anche rispetto alle norme da applicare; e questo vale per la filiera nel suo insieme, dal security manager, al progettista, all’installatore, fino al distributore e al produttore.
Ma, anche se la tecnologia spesso corre più veloce delle norme e dell’uomo stesso, la centralità va comunque mantenuta sull’uomo, perché non dimentichiamo che stiamo parlando di Sicurezza, che andrebbe sempre scritta con la “S” maiuscola.[…] Come Associazione ci impegniamo costantemente a tenere a mente questi concetti e a divulgarli, sia a favore delle aziende associate che delle realtà della filiera. Sono numerose le iniziative che portiamo avanti, come Focus Tour, Sicurezza del Made in Italy, Manuale delle Tecnologie che sarà aggiornato e tradotto in inglese, formazione e informazione e anche iniziative interassociative.”
L’appartenenza di SICUREZZA a MIBA - Milan International Building Alliance, annunciata lo scorso 7 febbraio, è dunque un ulteriore passo per affrontare le nuove sfide globali dell'industria, oramai inevitabilmente interconnessa ad altri mercati. La condivisione di esperienze, best practice e conoscenze tecnologiche permette, infatti, non solo di identificare nuove opportunità di business, ma anche di affrontare sfide comuni - quali digitalizzazione, sostenibilità, efficienza energetica- in modo più efficace.
Abbiamo chiesto pertanto alle due Associazioni quali opportunità questa sinergia potrà rappresentare per le aziende del mondo Security & Fire.
Per Iucci “oggi la digitalizzazione sta portando all'integrazione di mondi limitrofi, intendendo con integrazione una convergenza tra mercati. […] Il settore della Security e quello della Safety stanno infatti convergendo verso la building automation. Questo fenomeno può essere riscontrato sia nel settore industriale che in quello delle costruzioni stesso, dove le architetture possono sì essere standardizzate, ma è importante considerare attentamente gli aspetti relativi alla progettazione, ai cablaggi, fino alle app utilizzate. A tal proposito parliamo non solo di domotica, ma anche di automazione e risparmio energetico, e per risparmio energetico si intende anche la gestione intelligente degli apparecchi e dei sistemi, che devono essere in grado di adattarsi alle abitudini degli utenti.
Oggi si parla di un insieme costituito sia dall'involucro dell'edificio che dall’involucrato. Ed in questo contesto è importante considerare la tecnologia, ovvero gli impianti, i singoli sensori e gli apparecchi, che devono essere certificati per garantire la protezione dalla cyber security e l'interfacciamento con altri sistemi. Inoltre, è fondamentale seguire le best practice per l'installazione corretta di un sistema. […] Questi mondi devono anche dialogare dal punto di vista del mercato e delle aziende di settore, sebbene abbiano spesso una comunicazione frammentata; ma grazie ad un'organizzazione come MIBA si possono mettere a sistema le nuove logiche del settore, generando un sistema ‘win-win’. L’ambito building può così diventare il principale motore per l'integrazione di tali mondi”.
Secondo De Astis “Sicurezza e Antincendio sono un settore di nicchia ma strategico. […] Il ruolo delle fiere è tra le altre cose quello di richiamare i player e metterli in un’arena fisica dove ci possa essere un confronto, una divulgazione di informazioni e una connessione tra aziende, in modo che si possano creare opportunità per tutte le parti. È evidente che nel mondo iperDigital attuale le manifestazioni di settore, nel mettere in contatto fisico i players sopracitati in queste arene specialistiche, debbano evolversi e cercare alleanze con mercati attigui e affini o finanche con alcuni mercati target verticali. In questo caso la scelta di puntare sulla parola ‘building’ può portare una spinta di richiamo e allargare l’arena, in particolare unendo utenti finali che possano ricercare più soluzioni in un unico momento.”
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