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MIBA 2025, torna a dar voce ai mercati e ai professionisti chiamati a realizzare la transizione ecologica e digitale del costruito.

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L’immobiliare nell’era del new normal
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Il ridimensionamento degli incentivi spinge l’incentivo in una nuova dimensione. Aste (Polimi): “La collaborazione con Fiera Milano favorirà la contaminazione tra ricerca e mercato”.

Da 5 miliardi di euro al mese, legati principalmente al Superbonus, a 60 milioni. È il balzo indietro degli incentivi fiscali legati all’immobiliare secondo le stime di Federcostruzioni, che nel 2024 ha registrato un calo degli investimenti nell’ordine del 7,4%, che supera un quarto per la manutenzione straordinaria e per il rinnovo residenziale.  

Detto del passato, come si sta configurando oggi il mercato? “La stagione del Superbonus ha creato anomalie: oggi il settore sta entrando in una fase di stagnazione e occorre trovare le chiavi per la ripartenza, pur a fronte di un quadro degli incentivi tutt’altro che definito sul piano legislativo”, è l’analisi di Niccolò Aste, professore al Politecnico di Milano e autore di diverse pubblicazioni nell’ambito dell’architettura sostenibile e della riqualificazione del patrimonio costruito. “Anche se gli incentivi sono stati in parte aboliti e in parte ridimensionati, il quadro comunitario continua a spingere in direzione di un massiccio efficientamento del parco immobiliare, con la Renovation Wave, strategia comunitaria che promuove la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con lo scopo di migliorare le prestazioni energetico-ambientali del settore edilizio, ricorda ancora Aste.  È in questa cornice che Miba e Politecnico di Milano hanno siglato una partnership, dalla quale ha preso vita un Osservatorio che analizza scenari e trend, con l’obiettivo di focalizzare i temi chiave di sviluppo e aiutare gli operatori del settore a valorizzare al meglio le proprie competenze e la propria capacità di innovare. “Miba è un crocevia del settore dell’edilizia, molto frequentato”, ricorda il professore. “Il Politecnico si occupa, tra l’altro, di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, ma c’è il rischio che la mole di lavoro prodotta resti in buona parte sconosciuta al grande pubblico. La collaborazione con le manifestazioni fieristiche consente, invece, di diffondere conoscenza tra gli operatori del mercato”, aggiunge. “Dal suo canto, Miba può contare su informazioni, trend, analisi e contributi scientifici delle nostre strutture, in modo da contaminarci positivamente a vicenda”.