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Integrazione e antincendio. Dove stiamo andando?
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Un settore in rapido cambiamento, l’antincendio, che punta su tecnologie, innovazione e ricerca. Perché se i sistemi sono ormai sempre più integrati con soluzioni di security, safety e automazione, la digitalizzazione crescente e le normative impongono una evoluzione continua.

Il settore antincendio evolve rapidamente, proponendo sistemi sempre più connessi e integrati. La convergenza di cui si parla da tempo non è rimasta solo sulla carta, ma si è tramutata in soluzioni complesse che integrano Security, Safety e Automazione. 

 

Oggi, dunque, non solo, grazie a centrali sempre più modulari che si sviluppano e aggiornano nel tempo, le tecnologie di rivelazione e quelle Evac dialogano tra loro, anche quando si tratta di prodotti di brand differenti, ma possono essere integrate in un’unica piattaforma di gestione con quelle di antintrusione, controllo accessi, video e alle differenti funzioni che gestiscono l’edificio.

 

 “I nostri EVAC MET sono interfacciabili con diversi costruttori di sistemi di rivelazione incendi, per ricavare un monitoraggio complessivo. Essendo i sistemi EVAC MET in grado di diffondere anche la musica o messaggi non di emergenza, sono controllabili da APP Tutondo, da KNX ed altre compatibilità. In questo caso l’utilizzatore può decidere in modo dinamico sia i volumi sonori che i programmi musicali da trasmettere in modo differenziato per zone” – dichiara Domenico Nadal, presidente di Tutondo.

 

“Gli apparati per gli Spazi Calmi e quelli per la segnalazione incendi nei campeggi prodotti da ERMES sono nativi IP ed utilizzano per il loro collegamento esclusivamente una rete dati standard che può essere condivisa con qualsiasi altro sistema installato su di essa (ad esempio la videosorveglianza) facendo sì che i costi della infrastruttura siano suddivisi tra più sistemi. Inoltre l'utilizzo di un protocollo IP ci consente di mettere a disposizione dei nostri clienti una famiglia di API che permettono loro di integrare i periferici ERMES nei sistemi di gestione di terze parti” - aggiunge Filippo Gambino, CEO di Ermes Elettronica.

 

“L’integrazione è una realtà crescente in diversi contesti, soprattutto i più ampi e strutturati come le grandi aziende che hanno reparti dislocati a distanza, i centri direzionali, le università o gli ospedali multicorpo”. – ci ha raccontato Marco Morimanda, Export Manager di Paso – “Certamente la tecnologia su IP spinge il committente a scegliere una piattaforma che possa comunicare oppure supervisionare il comportamento dei diversi impianti, soprattutto in relazione a sicurezza e stato di funzionamento”.

 

L’integrazione dunque diventa un plus, fortemente apprezzato dal cliente finale, soprattutto quando consente la gestione di più elementi con una interfaccia unica e intuitiva e può prevedere un upgrade dei sistemi senza dover rivoluzionare l’esistente, consentendo di ottimizzare gli investimenti.

 

“Siamo in grado di poter gestire sul nostro sistema di centralizzazione anche tecnologie di terze parti, che si tratti di security, safety e automazione”. – ci ha raccontato Carlo Ficano, Direttore commerciale di NSC Italia Sistemi di Sicurezza – “È una piattaforma dagli indubbi vantaggi, poiché consente di centralizzare tutte le tecnologie nuove o esistenti, fornendo all’operatore la possibilità di visualizzare ed operare facilmente sull’impianto da un unico supporto”.

Ma, secondo Tecnofire Detection, se l’integrazione è importante, è altrettanto utile mantenere una identità delle soluzioni di secutity&fire rispetto alla building automation, in modo da garantire la massima sicurezza. Ci ha raccontato il loro General Manager, Enzo Assente: “Recentemente, come gruppo, abbiamo lanciato la piattaforma Supervisor by Tecnoalarm. Non un semplice software, ma un vero e proprio ambiente che integra antincendio, sicurezza e videocontrollo. Gli ambiti applicativi più avanzati oggi sono i grandi impianti (centri commerciali, logistica, grandi strutture alberghiere, ospedali), ma, grazie alla scalabilità dei sistemi, l’integrazione è disponibile anche per applicazioni molto più contenute, con costi ridotti.  Ne derivano innumerevoli vantaggi, tra cui il più importante è la gestione di più sistemi con un’interfaccia semplice, che consente di ridurre i tempi di intervento in caso di pericolo, salvaguardando vite umane e beni”.

 

Il lavoro da fare è però ancora tanto, soprattutto in ricerca e sviluppo, normative e certificazione.

“Il trend del mercato è sempre di più quello di proporre soluzioni integrate, anche per quanto riguarda gli impianti speciali. Nonostante ci sia ancora strada da fare, ritengo la nostra azienda sia in una posizione di assoluta avanguardia rispetto al mercato. La differenza a mio avviso, si gioca nei dipartimenti R&D: soluzioni stabili, spesso retrocompatibili e una costante attenzione alle aspettative del cliente. Come tutto, questo è un trend che si porta dietro rischi e benefici: l’integrazione ottimizza la performance e l’esperienza dell’end user, ma richiede alle spalle una struttura tecnica forte e in grado di gestire livelli di complessità che il nostro mercato non ha conosciuto in precedenza” – dichiara Marta Villano, General Manager di Techno Fire and Security.

 

“Siamo a un buon punto per quanto riguarda quella integrazione ormai necessaria, nell’era ‘dell’Internet of things’, fra i sistemi meccanici antincendio, i sistemi di rivelazione incendi, quelli di security e di building automation. Molto deve essere però fatto a livello normativo sia nazionale (mi riferisco all’Italia) che a livello internazionale. La nostra Azienda, in quest’ambito, è in prima linea, impegnando i propri migliori ingegneri per contribuire, insieme ad altri players internazionali, a lavorare in questa direzione” – ha commentato Massimiliano Molinari, Area Sales Manager Italy di Securiton.