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Controllo accessi: un campo di applicazione multidisciplinare
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Biometria, QR-CODE, Sistemi di accesso Bluetooth o NFC: sono solo alcune delle molteplici e più recenti tecnologie applicabili al controllo varchi, un settore in costante evoluzione. Diventa dunque, oggi, indispensabile per una gestione efficace della sicurezza e dei flussi di utenti all’interno di edifici rimanere aggiornati sulle nuove proposte del mercato. Ne abbiamo parlato con due delle aziende attive in questo settore, che già hanno aderito a SICUREZZA 2023, Opera e Tuega.

Mentre un sistema meccanico di accesso limita la sua utilità alla contingenza fisica, quelli elettronici ampliano l’orizzonte dei varchi di accesso ai temi di gestione delle presenze, di prevenzione dei rischi ed efficientamento della sicurezza. Le informazioni raccolte da questi ultimi, infatti, vengono archiviate per ricostruire la sequenza di utilizzo della porta di accesso allo spazio, privato o pubblico che sia, trasformandole in dati analizzabili e strumenti di intervento immediato. Ne consegue che siano sistemi sempre più diffusi.

 

Come sta evolvendo il settore? Quali sono gli ambiti di applicazione con maggiore richiesta e quali le novità sul fronte tecnologico?

 

Come osserva Alessio Codarini, CEO e founder di Tuega srl “Le persone sono sempre più abituate a vedere e utilizzare varchi di controllo accessi, nelle metropolitane, negli aeroporti e nelle stazioni. L’utilizzo di questa tecnologia si sta allargando anche alle aziende private, ai musei e ai parchi a tema, ovunque vengano utilizzate le tecnologie di identificazione quali per esempio QRcode/RFID e biometria. Per una maggiore sicurezza del pubblico vediamo questi apparati anche nelle biblioteche universitarie e nei bagni pubblici a pagamento.”

Secondo Stefano Dallai, CEO di OPERA, inoltre “Il settore del controllo accessi è ormai presente, oltre che nel settore pubblico o aziendale, anche nelle piccole strutture come locali commerciali e privati. Sempre con maggiore frequenza viene richiesta l'apertura della porta tramite serrature elettroniche gestite da sistemi per controllo accessi, abbandonando per l'uso quotidiano la chiave meccanica.  Ormai superati gli obsoleti lettori di tessere a banda magnetica, resistono le tastiere a codice, mentre le tecnologie più utilizzate sono l'RFID, il Bluetooth o le applicazioni utilizzabili in Wi-Fi tramite smartphone. La biometria invece, da molti anni vista come il sistema che avrebbe soppiantato altre tipologie di controlli accessi, stenta a decollare in maniera predominante sugli altri sistemi.”

Oltre a quella della biometria, dunque, il settore ha difronte a sé diverse sfide: la progettazione di tali sistemi, infatti, deve tener conto di un ecosistema interdisciplinare, che va dalla sicurezza fisica (quindi chi, dove e quando un utente può̀ accedere ad un edificio o un’area interna riservata o pericolosa), alla gestione del personale, registrando orari di entrata e di uscita per calcolare le ore lavorate, suddividerle per classi retributive e passare poi i dati, ai diversi programmi per il monitoraggio delle paghe. Tutto questo ovviamente nel rispetto dei dati personali, come vedremo a SICUREZZA 2023.