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MIBA 2025, torna a dar voce ai mercati e ai professionisti chiamati a realizzare la transizione ecologica e digitale del costruito.

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La ricerca&sviluppo si fa nelle imprese: il trend degli investimenti intra muros continua a crescere
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Guardando al quadro generale di Ricerca&Sviluppo in Italia, emerge con forza il ruolo centrale delle imprese, che, se pur in parte sostenute dagli incentivi statali, puntano sull’innovazione soprattutto con mezzi e personale propri (intra muros). Una scelta preziosa, che consente l’evoluzione costante delle tecnologie Made in Italy, spesso apprezzate in tutto il mondo per livello tecnologico e cura del design.

L’innovazione e l’evoluzione continua sono un elemento chiave di sviluppo per il settore della security, ma non solo. La spinta verso ricerca e sviluppo è un fenomeno più vasto che riguarda l’industria italiana nel suo insieme.

In base agli ultimi dati disponibili, nel 2018 l'intensità di R&S nel nostro Paese è stata pari all'1,39 % del PIL.  (fonti: rapporto su Ricerca, Sviluppo Innovazione, del Servizio Studi della Camera dei Deputati del 6 luglio 2020 e dati Commissione UE nella Relazione per paese relativa all'Italia 2020).

La spesa pubblica per R&S nel 2018 ha raggiunto lo 0,5 % del PIL, e quella per le imprese è in aumento negli ultimi anni (nel 2018 ha raggiunto lo 0,86 % del PIL), nonostante il livello sia al di sotto della media dell'UE (1,41 %).

Secondo i dati ISTAT del 2017, la spesa totale in R&S è stata di 23,8 miliardi di Euro: quella delle imprese intra-muros (ovvero la spesa sostenuta con proprio personale e con proprie attrezzature) è stata di 14,8 miliardi di euro (il 62,4% del totale). Le stime sembrano confermare per il 2019 un ulteriore aumento per le imprese della spesa in R&S intra muros sul 2018 del +0,8%.

Una scelta importante, quella di tante aziende italiane, di investire in know how e ricerca, facendo leva su risorse interne e avviando partnership di prestigio, spesso supportata anche dagli incentivi messi a disposizione dallo Stato.

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 punta a stimolare gli investimenti con misure che hanno effetto dal novembre 2020 a giugno 2023. Si tratta di circa 24 miliardi che servono a coprire le agevolazioni fiscali. In particolare, il Bonus R&S, Innovazione e Design in vigore dall’anno scorso, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022. L’iniziativa legislativa vede novità sulle aliquote agevolative, ma anche sulla necessità di presentare una relazione tecnica asseverata che illustri il progetto, le finalità e i risultati delle attività.

Prorogati anche il Bonus beni strumentali con nuove aliquote fino al 31 dicembre 2021 e il Bonus Formazione, esteso a nuove tipologie di spesa.

Fare R&S è dunque un’opportunità che le aziende della security possono cogliere, guardando al futuro con nuovi investimenti.